Autostima e assertività
Non si può parlare di autostima senza parlare anche di assertività.
L’autostima può essere definita come quel sentimento che proviamo per noi stessi e che influenza tutto ciò che facciamo. Quindi, avere una buona autostima è molto importante per permetterci di apprezzare noi stessi. Autostima significa:
- volerci bene;
- fare attenzione ai nostri bisogni;
- comprendere e accettare le nostre emozioni;
- desiderare l'autorealizzazione;
- riconoscere i nostri limiti e le nostre mancanze;
- eliminare i giudizi negativi ma provare renderci migliori.
Una bassa autostima (nel senso della sottovalutazione e della sopravvalutazione) comporta paure, fobie, difficoltà interpersonali, ansia e insicurezza, dipendenza dal giudizio altrui, depressione e mancata realizzazione delle potenzialità individuali. Avere una buona autostima significa apprezzare sé e gli altri, accettare limiti ed errori, nutrire affetto sincero nei propri confronti. Significa poter esprimere la propria assertività come espressione e comunicazione dei propri bisogni. Il counseling, attraverso tecniche e strategie specifiche, aiuta la persona a migliorare e sviluppare i propri meccanismi di autovalutazione e autoaffettività.
Il counselor accompagna il suo cliente per raggiungere importanti obiettivi:
- agire come ritiene giusto;
- vivere nel presente;
- chiedere aiuto se è in difficoltà, senza per questo sentirsi inferiori;
- sentire di avere valore per le persone care;
- accettare e riconoscere i sentimenti, sia positivi che negativi;
- riuscire a gioire di attività diverse;
- essere sensibile verso i sentimenti e i bisogni degli altri.